È uno dei terzieri che compongono il centro storico di Abbadia, ma nel passato ha avuto un ruolo cruciale nella vita del paese sino almeno agli inizi dell’epoca contemporanea. Stiamo parlando del Terziere Maggiore e oggi vogliamo raccontarti tre particolarità che lo riguardano.
La centralità di questo terziere nella storia è dovuta alla presenza del Corso Maggiore (oggi Via Filippo Neri). Per buona parte del Medioevo, dell’epoca rinascimentale e moderna, questa era la via principale del paese, dove si concentravano non solo le attività mercantili e artigiane, ma anche quelle amministrative, istituzionali e assistenziali.

Cosa è la Castellina?
Partiamo appunto dal nucleo più antico del terziere: la Castellina. Qui sorgeva (ed è rimasto attivo fino al XVIII secolo) un ospedale. Nato probabilmente in relazione alle strade di passaggio e collegamento verso Roma, l’ospitale di Santa Maria ad Valetudinarium aveva sia la funzione di accogliere i pellegrini, sia quella di curare i malati e gli infermi, sia, infine, quella di offrire ricovero per i poveri e gli indigenti. Già convertito in abitazioni private sul finire del 1700, venne poi rimpiazzato nel suo ruolo dall’ospedale voluto dalla società mineraria Monte Amiata all’inizio del XX secolo.

Il vecchio municipio si trovava qui!
Il Corso Maggiore ospitava anche la sede del vecchio municipio. Oggi diventato proprio sede del Terziere, l’antico palazzo comunale è un edificio in pietra trachitica sul quale si può ancora vedere scolpito lo stemma di Abbadia con raffigurato il Santissimo Salvatore che tiene in mano i tre fasci di luce. Poco più avanti si trova anche il vecchio palazzo di giustizia e proprio alla fine della via c’è un altro edificio dal passato molto importante, l’antica chiesa di Sant’Angelo. Attestata sin dal 1276, quest’edificio sacro venne convertito in abitazioni nel 1700, come accaduto per l’ex ospedale.

Simboli sugli stipiti
Infine, un’ultima curiosità molto interessante è data dal fatto che in tutto il terziere gli stipiti delle porte sono contraddistinti da simboli ed emblemi. La maggior parte di questi sono di epoca rinascimentale e moderna e riportano figure che rappresentano le arti e i mestieri delle famiglie che abitavano le case. Fabbri, lanaioli, calzolai, compagnie religiose… o più semplicemente i blasoni delle antiche famiglie benestanti.