Succederà a novembre e sarà una grande novità per Abbadia San Salvatore e per il Monte Amiata. Da 20 paesi diversi nel mondo arriveranno per una due giorni di gare (1 e 2 novembre) gli atleti del Toscana Orienteering Classic.
L’orienteering è uno sport abbastanza giovane (nasce infatti ai primi del ‘900) ed è tipico dei paesi del Nord Europa, in particolare dei paesi scandinavi. Consiste, come si intuisce molto bene dal nome, in gare di orientamento all’interno di aree geografiche predefinite, da fare (nella maggior parte dei casi) nel bosco. Muniti di una mappa e una bussola, gli atleti devono seguire il percorso tracciato trovando lungo i sentieri le cosidette “lanterne”, ossia dei punti di riferimento che devono essere raggiunti uno dopo l’altro fino al traguardo. Ovviamente bisogna cercare di impiegare il minor tempo possibile, quindi tra una lanterna e l’altra si corre.
Si tratta di uno sport che a livello globale sta riscuotendo un successo sempre maggiore e che ormai ha ampiamente sfondato anche in Italia con meeting sempre più partecipati e manifestazioni di interesse sempre maggiore. Non è un caso che si prospetta già per il Toscana Orienteering Classic una partecipazione di oltre 300 atleti internazionali.
Ma come sarà organizzata la due giorni del Toscana Orienteering Classic sul Monte Amiata?
Giovedì 1 novembre, dalle 12 alle 18, sarà aperto il centro gare di Abbadia San Salvatore con la prima partenza della Gara Middle in bosco prevista per le 13.30 (premiazioni previste alle 16.30). Il giorno successivo, venerdì 2, il centro gare aprirà dalla mattina alle 9 fino alle 13, con la prima partenza della Gara Middle in bosco prevista per le 10. Già dal pomeriggio tutto si sposterà verso la Val d’Orcia, ed in particolare verso Castelnuovo dell’Abate, San Giovanni d’Asso e Montalcino che rappresentano le altre tappe della manifestazione che si prolungherà fino a domenica 4 novembre.
Sarà un’occasione davvero speciale non soltanto per godersi una grande manifestazione come il Toscana Orienteering Classic, ma anche per esplorare uno sport che per la prima volta si affaccia sulla nostra montagna con numeri tanto importanti e sembra destinato, quindi, a diventare una nuova bella realtà sportiva per il futuro.