Aggiornamento maggio 2022: l’Anello dell’Amiata è ora ufficialmente tracciato e manutenuto dal Club Alpino Italiano, sentiero numero 601: puoi trovare qui tutte le informazioni utili sulla sentieristica CAI del Monte Amiata
Alcuni dei sentieri sul Monte Amiata si sviluppano subito intorno al paese di Abbadia San Salvatore.
Per noi che viviamo qui, e per chi ci viene a trovare, è abitudine frequentare il bosco del Monte Amiata.
Chi lo fa per cercare i funghi, chi le castagne, chi ci va in bicicletta/mountain bike, chi a correre, chi per una camminata rilassante al fresco del bosco in estate (…oppure con le ciaspole quando nevica!).
In questo articolo parliamo del sentiero Sant’Antonio
Partenza da Abbadia
Il sentiero parte, come tutti quelli targati UISP, dallo stadio comunale di Abbadia, ossia a pochi metri dall’Hotel Fabbrini
Si percorre una parte di strada all’interno del centro abitato (circa un paio di km) e ci si immette in quella che viene chiamata la “strada vecchia per Piancastagnaio” ossia il collegamento antico fra Abbadia e Piancastagnaio.
Si tratta di una “strada bianca”, molto ampia e comoda da percorrere.
Il castagneto
Giunti alla “crocetta”, un bivio conduce all’interno del sentiero vero e proprio. Qui la strada sale un po’ ma il percorso è davvero affascinante. Siamo nel pieno dei boschi di castagni. Il silenzio è assoluto e si cammina in una stupenda galleria di rami e fronde.
Il sentiero è molto ben segnalato, i cartelli in ottime condizioni e ricchi di informazioni.
Si trovano frequentemente piccole frecce che indicano, grazie alla divisione per colori, quale è la direzione giusta in mezzo al bosco. In effetti i sentieri tracciati sono solo alcuni fra le numerose stradine presenti.
Tuttavia, grazie ai cartelli UISP, è davvero sempre molto semplice seguire la direzione corretta, specialmente in presenza di bivii
Il sentiero è piacevole, ricco di saliscendi, immerso completamente nella vegetazione (prima castagni, poi faggi e piante sempreverdi).
Si respira un’aria incontaminata, nella quiete incantevole di un bosco ricchissimo di vegetazione.
Il Podere Sant’Antonio
La prima tappa sul percorso è quella che dà il nome al sentiero: l’antico Podere Sant’Antonio, sito di ruderi dalla data di costruzione incerta ma sicuramente da collocarsi in epoca medievale. La nostra montagna era in effetti molto frequentata già da prima della costruzione dell’Abbazia e del borgo
Il Podere (o meglio, ciò che ne resta) si trova al centro di una radura priva di alberi. Sono presenti delle griglie e qualche tavolino per chi volesse organizzarsi per mangiare lì.
Il Podere Cipriana
Da Sant’Antonio si procede, ancora un po’ in salita, verso quota 1200 metri. La vegetazione inizia a cambiare e i castagni iniziano lentamente a lasciare il posto ai faggi e qualche abete.
Nel punto più alto del sentiero lo spettacolo più affascinante è però offerto dalla ginestra, specialmente se riuscite ad andarci fra marzo e giugno, quando il giallo di questa pianta colora l’altopiano fra la zona Cipriana e Pozzaroni facendo da sfondo alla maestosità del profilo del Monte Amiata.
Successivamente, si trova il Podere Cipriana, restaurato e provvisto di un’area pic-nic ideale per una sosta e, per chi si porta dietro l’attrezzatura, una spettacolare grigliata in mezzo al bosco.
Verso Abbadia
Il ritorno ad Abbadia è semplice e poco impegnativo, con una strada ampia, carrabile e tutta in discesa. Si torna verso quota 830 mt. quindi l’unica “difficoltà” è qualche breve tratto in discesa dove occorre come sempre stare molto attenti al terreno e prestare attenzione alle condizioni della strada. Ma nulla di impegnativo.
L’arrivo nella zona abitata inoltre offre uno scorcio davvero appagante, con il Laghetto Verde che dà il “ben tornato” in maniera davvero spettacolare! Siamo ormai proprio sopra la miniera di Abbadia, all’inizio del centro abitato.
Le varianti per tornare ad Abbadia
Volendo, una variante del percorso indicata dal cartello per le mountain bike che riporta la dicitura “Sposina” (il nome della pista di Amiata Freeride) consente di tornare ad Abbadia sopra allo Stadio Comunale. Sicuramente una variante consigliata per rimanere nel bosco fino a 700 metri circa dall’Hotel Fabbrini. E’ però, va segnalato, un sentiero un po’ scosceso in alcuni tratti, per camminatori esperti e provvisti dell’adeguato abbigliamento tecnico (soprattutto scarpe).
In alternativa, un’altra soluzione: proprio sopra al laghetto verde, alla cosiddetta “Polveriera” della miniera, si trova un bivio ben segnalato. Da lì, seguendo il sentiero rosso (cartello del sentiero miniera di 5 km) si arriva sempre sopra allo stadio comunale con un breve tratto di circa 1,5 km. Un sentiero facile senza dislivelli particolari che vi consente, di nuovo, di rimanere nel bosco senza dover percorrere strade asfaltate fino allo Stadio di Abbadia.
Il Sentiero Sant’Antonio è lungo 9,8 km, si arriva quasi a 1150 m slm, si impiega circa 1 ora e un quarto percorrendolo di corsa e 2 ore e mezzo camminando con tranquillità.
Ti interessa la sentieristica del Monte Amiata e vorresti venire a conoscere i nostri boschi?
Vuoi saperne di più su questo, o altri sentieri del Monte Amiata?