C’è stato un tempo in cui la castagna non era soltanto un frutto di nicchia o dell’alta cucina. Un periodo in cui se pensavi alle castagne la prima cosa che ti veniva in mente non erano le caldarroste, l’autunno, Halloween o l’avvicinarsi delle vacanze di Natale. C’è stato un tempo, per le popolazioni del Monte Amiata, in cui castagna voleva dire “pane”. Ossia la primaria fonte di sostentamento lì dove di grano ne cresceva poco e ci si doveva preoccupare di sopravvivere con questo frutto figlio del legno. Da qui il nome: Pan di legno.

Pan di legno: storia della civiltà del castagno è una narrazione storica all’interno di un vero castagneto da frutto in cui riscoprire dal vivo la lunga storia delle castagne sul Monte Amiata, dall’epoca medievale in cui l’albero del castagno divenne predominante su queste terre, attraversando l’età moderna ed i particolari regolamenti comunali di cui le comunità si dotavano per preservare questa economia tanto importante, fino a giungere all’arrivo delle miniere alla fine del 1800, un avvenimento che sconvolse il paesaggio agricolo e forestale montano.
Come in un autentico museo esperenziale a cielo aperto, nella visita, oltre a raccontare l’evoluzione della storia delle castagne, vengono mostrati gli antichi strumenti che si potevano utilizzare nelle diverse epoche durante il periodo della raccolta e vengono fatti provare direttamente in prima persona.
Alcune indicazioni importanti:
La visita si svolge all’aperto, nel bel mezzo di un bosco. Nonostante ci si trovi su di un sentiero abbastanza agevole c’è comunque da affrontare un tratto in pendenza su strada bianca di circa 700 metri per arrivare al bosco e, come è ovvio, si tratta di terreni irregolari, quindi non adatti a chi dovesse avere una disabilità motoria o avesse difficoltà a camminare.
Essendo all’aperto, la visita all’interno del castagneto risente del meteo, per tale motivo in caso di forte pioggia o temporale, per ragioni di sicurezza non si potrà accedere al bosco. Tuttavia, qualora lo si desideri, sarà comunque possibile effettuare l’esperienza sotto il porticato del Parco Museo Minerario. Inutile dire che le due tipologie di esperienza non sono uguali, ma se si decide di non perdere l’attività è comunque possibile farlo.

Distanze, durata, costi:
Raggiungere il castagneto in cui si svolge Pan di legno è semplicissimo. Dal nostro hotel lo si può fare comodamente in pullman in appena 5 minuti. Il gruppo verrà accompagnato direttamente sul luogo dove il pullman può scaricare e da lì c’è da percorrere un sentiero di circa 700 metri su strada bianca. In alternativa si può pensare di raggiungere il bosco a piedi grazie al sentiero “marrone” (Sant’Anonio) che parte dallo Stadio comunale, proprio a due passi dal nostro hotel. Si tratta di una passeggiata di un paio di chilometri all’interno dei castagneti, passando sotto gli antichi resti del Castello della Pertica. Una scogliera di roccia trachitica che si ipotizza fosse un insediamento di origine longobarda. La passeggiata in questo caso non è guidata ed è da fare in autonomia.
L’attività di Pan di Legno, considerando i tempi di percorrenza per raggiungerla, la narrazione e l’esperienza diretta dei partecipanti dura all’incirca 3 ore ed è sempre preferibile organizzarla la mattina. Questo per due motivi: primo, perché la luce crepuscolare da questo lato della montagna non dura a lungo e, se si eccettua il periodo estivo, nel bosco fa buio abbastanza presto. Secondo, perché conosciamo molto bene il meteo della nostra montagna ed è molto più facile che una mattinata limpida e serena si trasformi in un pomeriggio piovoso che il contrario.
Il costo per un gruppo di adulti è di 180 € fino alle 30 persone. Per gruppi più grandi bisognerà prendere accordi direttamente con i gestori dell’esperienza.

Quali sono i vantaggi di fare questa attività per un gruppo?
Prima di tutto questa narrazione storica è disponibile soltanto per gruppi. Non è disponibile per singoli e anche per piccoli gruppi fino alle 30 persone il prezzo non varia, quindi avere un gruppo organizzato è comunque più conveniente.
Si tratta di un’attività molto particolare, unica nel suo genere, perché racconta la storia di un’antica attività agricola ma lo fa anche attraverso l’esperienza diretta. Il visitatore si trova immerso all’interno di un contesto che lo trasporta indietro nel tempo e dove può provare in prima persona gli strumenti del passato. L’attività è organizzata in modo che non ci siano troppi tempi morti così che nessuno possa mai annoiarsi.
Non c’è solo lo stare insieme all’aria aperta ad aumentare i benefici di questa visita, ma anche il fatto di poter trovare una soluzione perfetta per un’attività che impiega mezza giornata da abbinare invece ad un’attività al chiuso. L’ideale è associarla ad esempio alla visita al Parco Museo Minerario (dopo un comodo e rilassato pranzo nel nostro ristorante), così da poter avere un’idea di una storia antecedente all’arrivo della miniera ed una che riguarda tutto ciò che è accaduto dopo.