Arriva la Primavera, la bella stagione e soprattutto qualche ora di luce in più. Finalmente torna la stagione ideale per le camminate e le escursioni.
Cosa vedere qui da noi? C’è solo l’imbarazzo della scelta, fra borghi medievali, i sentieri del Monte Amiata, siti termali e paesaggi incantevoli. Oggi però, parliamo della Via Francigena sull’Amiata, dell’itinerario di pellegrinaggio fra i più famosi e frequentati dai pellegrini di tutta Europa. Il portale ufficiale della Regione Toscana la presenta così:
La via Francigena diretta a Roma, che altro non era se non una direzione e una consuetudine (non certo una strada unitaria vera e propria), nacque in questi anni.
Per noi oggi il nome della via è strettamente legato alla figura di Sigerico, il vescovo che della strada diretta da S. Pietro fino a Canterbury ci ha lasciato una descrizione precisa, tappa per tappa (…)
Quella che noi, grazie all’itinerario segnato dalle tappe di Sigerico e al percorso pedonale di oggi, pensiamo come una sola via Francigena, in realtà era un fascio di strade che, nel corso dei decenni e dei secoli, hanno conosciuto fortune molto variabili e diverse.
Punti fermi fondamentali erano, e sarebbero rimasti anche nella nostra epoca, le grandi chiese meta di pellegrinaggio
L’abbazia di Abbadia San Salvatore era quindi sicuramente una tappa fondamentale della Via Francigena sull’Amiata, nonostante l’itinerario ufficiale collochi il tragitto appena sotto a noi, fra Radicofani e San Quirico.
Questione di poche centinaia di metri in linea d’aria.
Se cerchi una sistemazione lungo la Via Francigena sull’Amiata, per soggiornare durante l’itinerario, cliccate qui per verificare i nostri prezzi.
Così ne parlano su Turismo inToscana suggerendo un meraviglioso itinerario sulla Via Francigena che parte da San Quirico e arriva a Radicofani: circa 6-7 ore di camminata fra i paesaggi più suggestivi e famosi al mondo.
Esiste poi una bella variante del pellegrinaggio lungo la Francigena (raggiungibile sempre dalla Cassia prendendo a destra verso il Monte Amiata) che, dalla valle, saliva fino all’Abbazia di Abbadia San Salvatore, costeggiando il corso del torrente Pagliola. Il monastero possedeva nel Medioevo alberghi e spedali in tutta la Val di Paglia ed era dunque un punto di sosta importante per i viaggiatori. Di grande interesse anche la copia anastatica della Bibbia Amiatina (l’originale è conservato a Firenze), scritta nel monastero inglese di Jarrow a cavallo tra i secoli VI e VII. Accanto al monastero, la Castellina è il nucleo più antico dell’abitato.
Insomma, per gli appassionati di trekking ed escursionismo non mancano davvero le proposte. Non vi resta che cliccare qui per valutare le nostre proposte su dove dormire sulla Via Francigena. Siamo comunque sempre a vostra disposizione all’indirizzo di posta hotelfabbrini@yahoo.it per qualsiasi vostra richiesta.