Pensate all’aroma di un frutto, qual è il primo che vi viene in mente? Se avete pensato alla fragola sappiate che sono in molti ad aver fatto questo collegamento. La fragola, infatti, è il frutto “profumato” per eccellenza. La parola fragola deriva dal nome scientifico fragaria ed è strettamente collegato alla parola fragrante, profumato appunto.
In questo articolo è proprio di fragole che vogliamo parlarvi e di un tipo molto particolare di questa pianta: la fragolina di bosco.
Tra i mesi di maggio e giugno è il periodo in cui questa piccola e, allo stesso tempo, sempre più rara prelibatezza fa la sua comparsa sui prati e nei boschi della nostra montagna.
La Fragaria Vesca (questo il nome esatto) è una piccola pianta erbacea che cresce nel sottobosco, in zone perlopiù di penombra o scarsamente soleggiate e sin dai tempi antichi è conosciuta per le sue moltissime proprietà sia alimentari che curative.

Partiamo dal frutto che, al contrario della normale fragola che si può acquistare al supermercato (perlopiù prodotta in serra), è molto più piccolo, dalla forma tondeggiante e con una maggiore concentrazione di semi. Per potersi gustare una ciotolina di fragoline di bosco come si può fare con la fragola serve una raccolta davvero molto proficua. Però il gusto delle fragoline di bosco è così inconfondibile che il frutto viene molto usato soprattutto in pasticceria per guarnire dolci freschi o semifreddi come cheesecake o panna cotta.
L’altra grande fortuna di questo frutto è il profumo. Non c’è nulla che sprigioni l’autentico profumo di fragola come la fragolina di bosco, per questo spesso viene usata per creare aromi e fragranze al gusto di fragola che possono poi essere riutilizzati tanto nel mondo della pasticceria, quanto nella cosmetica o nella profumeria.
L’altra grande risorsa della fragolina di bosco è la sua pianta. Sì, perché la fragolina di bosco è anche un’erba medicinale che ha la capacità di alleviare i problemi legati ai disturbi intestinali, ha proprietà diuretiche, disinfettanti e depurative, tanto da essere già da tempo studiata nei laboratori di biotecnologie proprio in ragione di queste sue straordinarie peculiarità.

In passato le nostre nonne e bisnonne erano solite recarsi nel bosco in questo periodo e raccogliere i preziosi piccoli frutti con i quali spesso poi facevano composte, marmellate e sciroppi e, a proposito di sciroppi ce n’era uno che nessuna nonna poteva farsi mancare nella propria cucina ed era il lamponato. Di questo però ne parliamo la prossima volta.
Se volete andare alla ricerca di fragoline di bosco sul monte Amiata forse potreste leggere quello che abbiamo scritto via via sui sentieri dei nostri boschi:
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