L’Abbazia del San Salvatore al Monte Amiata è stato uno dei centri spirituali e culturali più importanti nella storia dell’Italia Centrale. Qui era situato uno dei più grandi e prestigiosi scriptoria medievali che ha salvato e conservato alcuni dei testi più significativi dell’umanità e qui sono stati custoditi per secoli preziosi tesori.
Una parte di questi tesori non c’è più, vittime della storia che ha visto alternanrsi momenti di splendore dell’abbazia a periodi di crisi, anche profonda, ma una parte di essi è sopravvissuto nei secoli ed è ancora visibile.
Una visita al Museo di Arte Sacra permette di poter ammirare alcune di queste straordinarie testimonianze del florido passato del monastero. Reperti antichissimi e rari che costituiscono ancora oggi l’occasione di respirare la storia di questo luogo magnetico.
Il primo fra questi è il Cofanetto scoto-irlandese. Si tratta di un piccolo reliquiario in legno, probabilmete risalente ad un’epoca tra il VII e l’VIII secolo d.C. La sua forma è molto particolare, ricorda un piccolo scrigno o un sarcofago ed è molto simile ai reliquiari generalmente indossati dai guerrieri e da unomini di alto rango per augurarsi la protezione del santo la cui reliquia era conservata all’interno. Tant’è vero che il cofanetto contiene appunto delle ossa. Non sappiamo a chi possano essere appartenute le ossa, ma si ipotizza sia la reliquia di San Colombano, il Santo protettore dell’Irlanda. Come questo cofanetto ve ne sono alcuni di simili nel mondo, ma ciò che rende davvero unico questo pezzo sono le finiture in metallo che non sono presenti in nessuno degli altri cofanetti come questo.
Altro importantissimo tesoro è il Busto reliquiario di San Marco Papa. San Marco Papa è il Santo protettore di Abbadia San Salvatore ed il busto d’oro all’interno del museo ne coserva il teschio. Un piccolo capolavoro dell’oreficeria senese, il busto reliquiario fu realizzato nel 1381. Sempre a San Marco è attribuito dalla tradizione anche un altro importante tesoro dell’abbazia: la Càsula. In realtà, però, la datazione di questo prezioso reperto è molto controversa. Alcuni infatti ritengono che essa non possa essere esistita che dopo il VII secolo, molti secoli dopo la morte di San Marco Papa avvenuta nel 336 d.C. Quello che è comunque certo è che si tratta di un reperto di raro valore storico, realizzato con ogni probabilità in Medioriente, da dove anche i materiali del tessuto sembrano provenire.
A questi piccoli, autentici, tesori si aggiungono anche la copia anastatica della Bibbia Amiatina e della Pergamena del 4 maggio 876. Sono copie fedeli in tutto e per tutto agli originali. Una testimonianza dell’immenso patrimonio archivistico, bibliografico e documentale che il monastero di San Salvatore al Monte Amiata rappresentava.
La Bibbia Amiatina o Codex Amiatinus è uno dei più importanti testi della cristianità.
Stiamo parlando della più antica copia manoscritta conservata integralmente della Bibbia nella sua versione latina redatta da san Girolamo. Per intenderci, questo testo è stato per secoli la Bibbia di riferimento per la Chiesa nella sua storia.
Le vicende che l’hanno condotto dal monastero di Jarrow in Northumbria fino all’Abbazia del San Salvatore sono avvolte nel mistero, ma certamente è proprio la biblioteca di San Salvatore ad averla accolta per secoli tra i suoi patrimoni, fino alla soppressione per opera del Granduca Pietro Leopoldo nel 1786. L’originale è dunque oggi a Firenze, presso la Biblioteca Medicea Laurenziana, ma al Museo di Arte Sacra se ne può ammirare una copia che ne ricalcalca le dimensioni e i contenuti.
La Pergamena del 4 maggio 876 è un altro capolavoro e straordinario reperto storico il cui originale non è più, purtroppo, conservato presso l’abbazia, ma qui se ne può comunque ammirare una copia. Si tratta del documeto all’interno del quale per la prima volta nella storia viene nominata la celebre Via Francigena.
Se per chi viene ad Abbadia è immancabile una visita alla bellissima Abbazia del San Salvatore, così non può assolutamente mancare un momento da dedicare al suo Museo di Arte Sacra e ai suoi tesori.
Orari, biglietti e visite al Museo di Arte Sacra:
Sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Luglio e agosto aperto tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Aperture straordinarie vengono effettuate in occasione di ponti e festività.
Possibile prenotare anche un’apertura straordinaria per visite riservate con un numero minimo di 20 persone.
Tel. 0577-777352