Probabilmente è la più importante scoperta archeologica degli ultimi 50 anni in Italia. La notizia del ritrovamento dei reperti emersi dagli scavi del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni ha fatto in breve tempo il giro del mondo.
Gli scavi hanno riportato alla luce un sito datato, nella sua prima fase, all’inizio del I secolo d.C. dove sono state rinvenute preziose strutture, elementi architettonici e decorativi e ben 24 sculture etrusco-romane in bronzo che rappresentano il vero fiore all’occhiello di questa scoperta sensazionale.

Si tratta a tutti gli effetti della scoperta del più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai riportato alla luce per l’Italia antica ed è comunque uno dei più importanti di sempre per il Mediterraneo.
I primi studi sul santuario hanno rivelato che probabilmente questa struttura avesse avuto un ruolo particolarmente importante in un periodo come quello tra II e I secolo a.C., molto delicato per la zona proprio per il lento ed eterogeneo passaggio tra Etruschi e Romani. Si trattava, con ogni probabilità di un luogo di pace e conciliazione.

Proprio a San Casciano, con l’intento di valorizzare al massimo la scoperta fatta, verrà realizzato un museo che sorgerà all’interno del palazzo cinquecentesco dell’Arcipretura, già acquisito ed in fase di restaurazione, ma le visite al Santuario Ritrovato sono possibili anche adesso grazie al gruppo archeologico Eutyche Avidiena che periodicamente organizza gruppi di visita presso gli scavi archeologici.