La nostra montagna è nota soprattutto per i suoi boschi e se si parla di sentieri a tutti vengono in mente quelli che si diramano tra i castagneti e la faggeta amiatina. Un tempo però gran parte della vita degli abitanti del paese si svolgeva in campagna e per “campagna” si intendeva tutto ciò che dal paese scende verso la valle.
Con l’avvento della miniera e, soprattutto, con gli agi dell’epoca contemporanea, la campagna è stata in larga parte abbandonata ma quello che i più intraprendenti camminatori possono trovare là dove una volta sorgevano antichi oliveti e vigneti, coltivati sin dall’epoca medievale, sono dei sentieri che regalano panorami davvero unici.
Come dicevamo, non è un percorso per tutti. Bisogna avere un po’ di dimestichezza e sapersi orientare andando all’avventura, ma vogliamo provare a proporvi un circuito da fare a piedi che dal nostro hotel vi riporti di nuovo qui dopo aver fatto un giro nella nostra campagna, esattamente a metà tra le colline della valle del Paglia e le foreste che partono proprio sopra al paese.
Immaginiamo di dirigerci verso il borgo medievale di Abbadia e da qui scendere verso Via delle cantine. Il perché si chiami così è facilmente intuibile. Passati sotto l’imponente struttura del torrione che proteggeva le mura del castello guardando verso la valle ad est, si transita davanti al parco dell’Antea (il nome deriva probabilmente dal greco Anthos, ossia fiore) e ci si ricollega al percorso della Via Francigena all’altezza della Fonte di Brachetta e del fosso del Vivo, lì dove ad inizio ‘900 fu costruita una tra le prime centrali idroelettriche in Toscana che portò ad Abbadia San Salvatore l’alto voltaggio molto prima che ciò avvenisse in molti altri grandi centri urbani della provincia di Siena.
Si segue il tutto il percorso della Via Francigena attraversano l’area delle Buche delle fate, fino a giungere ai poderi di Castagnatucci. Qui, discendendo un piccolo tratto della strada dei Combattenti si trova sulla destra un bivio. Porta ai poderi di Rovignano. Seguendo il sentiero ci si trova, poco prima di riconnettersi alla strada che conduce al Cerreto (tra l’altro anticamente una delle zone più floride e più produttive del paese, soprattutto per quello che riguardava la coltivazione della vite da vino), a dover guadare un piccolo ruscello. Nulla di impossibile in molti periodi dell’anno, ma è bene essere preparati.
Arrivati al bivio e svoltato a destra si inizia a risalire. Qui lungo il percorso si scoprono scorci incantevoli verso la vallata, passeggiando tra ruderi e pascoli, fino ad arrivare all’incontro con la strada provinciale che collega Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio. Da qui, seguendo per un breve tratto la pista ciclabile, si giunge fino al bivio che svolta verso i poderi di Roccheto e Rocchetino.
La strada bianca conduce fino ai poderi di Casa Fanano e da lì al quartiere di Sant’Andrea. Da qui potete scegliere: se vi sentite stanchi non avete che da scendere in paese passando per via Fosso Canali, giungere alla zona degli impianti sportivi ed attraversare il parco dello stadio comunale per tornare in hotel. Se invece avete ancora voglia di camminare non tornate verso il paese e imboccate il percorso della vecchia strada bianca che conduceva a Piancastagnaio, da lì girate verso il Castello della Pertica e, seguendo il tratto finale dei sentieri contrassegnati dai colori blu, rosso, marrone e viola, tornate alla zona degli impianti sportivi.