Cinque cose da fare sul Monte Amiata in primavera
Esperienze da provare assolutamente per chi visita per la prima volta la montagna o per chi, pur avendo provato molte delle possibilità che essa offre, non le ha ancora sperimentate tutte.
Trekking sui sentieri ad Abbadia San Salvatore
Partono dalla Cittadella dello sport e più precisamente dallo stadio comunale. In pochi attimi ci si ritrova tra i boschi di castagno a camminare immersi nella natura. Quattro sentieri per quattro diversi colori e altrettante lunghezze.
Il più corto, di 4,3 Km, consente di esplorare anche la storia di Abbadia San Salvatore, costeggiando la vecchia miniera e il suo straordinario patrimonio di archeologia industriale.I sentieri di 9,8 e 12,5 Km conducono a visitare gli antichi poderi montani senza mai allontanarsi uscire dai castagneti.
L’ultimo sentiero di 22,5 Km arriva a toccare anche la faggeta e il suo paesaggio incantato e spettacolare. Per gli amanti del genere ci sono poi anche i percorsi di Trekking in montagna, con lunghezze che variano dai 3 ai 6 Km.
Visita al Parco Faunistico
La fauna del Monte Amiata in un’area protetta che mette in risalto l’importanza di tutelare la biodiversità del Monte Amiata.
Qui è possibile vedere immersi nel loro habitat naturale il daino, il capriolo, il cervo, il muflone, il camoscio e perfino il lupo. Ci sono poi anche alcune specie domestiche, come il cavallo e soprattutto il mitico asino amiatino che hanno fatto la storia del rappoorto tra l’uomo e l’animale nella vita di tutti i giorni in montagna e soprattutto nell’affrontare i duri lavori che un tempo la natura riservava agli abitanti di queste terre. Oggi, periodicamete il Parco organizza anche visite guidate per poter imparare tutti i segreti della riserva naturale e della biodiversità amiatina.
Il tour dei castelli e delle abbazie
è una cosa da fare almeno una volta. Lo si fa in autonomia, con pochi minuti di macchina, da un capo all’altro della Montagna e scendendo a lambire le dolci colline della Val d’Orcia ed è davvero suggestivo.
Dalle rocche aldobrandesche di Arcidosso e Piancastagnaio, fino a quella di Radicofani, celebre nel mondo per essere stata anche la dimora del bandito Ghino di Tacco. Dalla contea di Vivo d’Orcia alla fortezza di Tentennano a Castiglione d’Orcia. Poi le due straordinarie abbazie di San Salvatore e di Sant’Antimo.
La montagna dei musei
Storia e momoria, antica, moderna e contemporanea. L’Amiata è ricca di un patrimonio museale che racconta il suo passato, le sue tradizioni e le sue consuetudini figlie di centinaia di anni di coabitazione tra l’uomo e la montagna.
Ad Arcidosso la mostra David Lazzaretti il Messia dell’Amiata raccoglie Cimeli e documenti legati alla vita e alle vicende di David Lazzaretti. Nei fine settimana sempre nel comune di Arcidosso, molto interessante da visitare anche il MACO (Museo di Arte e Cultura Orientale) che deve la sua esistenza alla presenza della vicina comunità buddhista di Monte Labbro.
Famosi i musei minerari dell’Amiata, come Siele, Cornacchino, Morone e soprattutto il Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore, custodi della storia e del passato minerario delle comunità amiatine. Oggi offrono la possibilità di rivivere e approfondire il periodo minerario della montagna, grazie ad un’esperienza che arricchisce e appassiona. Il Museo di Arte Sacara di Abbadia San Salvatore, aperto il fine settimana permette di poter ammirare alcuni dei più bei tesori dell’Abbazia di San Salvatore. Infine, non può mancare una visita al Giardino di Daniel Spoerri, nato dall’idea dell’artista svizzero, ospita opere d’arte di grandi artisti proveienti da tutto il mondo.
Un saluto alla Balena Bianca
A Bagni San Filippo c’è una meraviglia naturale che ormai in pochi ancora non conoscono.
La Balena Bianca è una formazione calcarea di gigantesche dimesioni sulla cui superficie scorrono le acque calde termali che arrivano a toccare anche i 40 gradi di temperatura. Straordinario elemento all’interno del paesaggio fiabesco del Fosso bianco, è una delle attrazioni più suggestive da visitare e da vedere sul Monte Amiata in ogni periodo dell’anno ed in primavera in special modo, quando alle acque calde si accompaga la temperatura ancora mite della montagna.