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L’apertura dei Mercatini di Natale, la costruzione delle Fiaccole, l’inaugurazione del nuovo Museo Minerario: Da venerdì 4 dicembre a martedi 8 dicembre, un fine settimana con “ponte” perfetto per fare un salto ad Abbadia! Proprio in quei giorni si inaugura il programma dei festeggiamenti Natalizi (scopri tutto su www.cittadellefiaccole.it – il Sito Ufficiale di Abbadia Città delle Fiaccole):
- accensione delle Luminarie in centro
- inizio costruzione delle Fiaccole di Natale di Abbadia
- inaugurazione Museo Multimediale Minerario
- apertura dei mercatini di Natale di Abbadia
Un sacco di occasioni di svago per iniziare ad assaporare il Natale: e se nevica, aprono anche gli impianti per sciare!
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Le Fiaccole di Natale di Abbadia ed i Mercatini di Natale: non perdere l’inizio di un mese veramente unico per il Ponte dell’Immacolata sul Monte Amiata!
Il Natale amiatino ha un’aria d’altri tempi, un po’ pagana se vogliamo. La maggior parte delle celebrazioni hanno infatti come protagonista il fuoco e richiamano alla memoria un’epoca in cui ancora non esistevano gli alberi di Natale e i presepi. E’ anche ovvio che l’Amiata è stata per secoli una terra povera, che abbondava soltanto di una cosa: il legname. Quale materiale migliore per fare falò? Le feste natalizie sono pertanto a un tempo tradizionali e tipiche, ma anche legate alle celebrazioni invernali di augurio di fertilità, dunque di stampo agricolo.
L’origine delle fiaccole si fa risalire al tempo in cui gli abitanti dei villaggi sparsi intorno all’Abbazia del SS. Salvatore, quando ancora non esisteva il paese di Abbadia, nella veglia della Notte di Natale in attesa della Messa, accendevano i fuochi per riscaldarsi. Se l’origine delle Fiaccole si perde nella notte dei tempi, per i nostri nonni esse costituivano una delle più cospicue fonti di divertimento dell’intera annata: i ragazzi cominciavano per tempo a raccogliere le legna necessarie ai grandi falò, facendo la questua presso i vicini: ogni via si preoccupava di costruire la propria fiaccola e di custodirne le legna nelle notti precedenti la vigilia di Natale. Oggi questa tradizione si è persa, ma non si è persa l’abitudine di andare in giro per fiaccole a cantare le pastorelle e a cuocere qualche salsiccia, in attesa che il giorno di magro sia finito.