La stazione sciistica del Monte Amiata è forse piccola ma sicuramente piena di fascino. Molti la chiamano Vintage, per altri è la Palestra dello Sci, per tantissimi il posto dove hanno iniziato a sciare e che richiama ricordi di infanzia e gioventù. Per noi è sciare a casa nostra, a pochi minuti dal salotto. Siccome la conosciamo come le nostre tasche, questa rubrica vuole parlare di tutte le piste presenti sulla stazione per raccontare qualcosa che non si legge sulle cartine.
Per quanto riguarda le cartine, premessa d’obbligo, le informazioni ufficiali sugli impianti e gli aggiornamenti sugli impianti di sci sul Monte Amiata vi rimandiamo a www.amiataneve.it il portale di riferimento dell’Amiata d’Inverno.
In questa puntata parliamo del Canalgrande (o Canalone come lo chiamano tutti in verità, nonostante quello che leggerete sulle mappe). Una pista fondamentale perché centrale fra tutte, una pista che funge da collegamento e svolge un ruolo imprescindibile per la stazione sciistica.
Il Canalgrande parte praticamente dalla Vetta del Monte Amiata, appena sotto l’arrivo della Seggiovia Cantore.
La pista, classificata come Rossa, offre tutte le sue maggiori difficoltà nel tratto iniziale: dopo i primi 100 metri sotto la seggiovia svolta a sinistra con un bellissimo curvone panoramico e si butta su un muro non particolarmente impegnativo ma comunque divertente per qualsiasi livello di utenza. Una svolta a sinistra immette in un breve tratto pianeggiante seguito da un nuovo cambio di pendenza.
Il tratto che segue è infatti un pendio che costeggia il tratto iniziale dello skilift dismesso ormai da decenni, detto appunto una volta “di metà Canalone”.
Ripristinare questo impianto è una sfida che le società degli impianti stanno affrontando da anni: consentirebbe, anche nei periodi di scarsa neve, di allargare la stazione per poter utilizzare metà Canalgrande e metà pista Direttissima: non poco! Inoltre, in coppia con l’altro skilift dismesso, il Settebello, formerebbero un’alternativa preziosa alla Seggiovia Macinaie: riuscirebbero a portare gli sciatori dal prato delle Macinaie fin quasi in vetta
A questo punto il Canalone affronta un bivio: a sinistra si va alle Macinaie, a destra si resta nel versante senese
In questo capitolo svoltiamo a sinistra e ci dirigiamo verso le Macinaie.
La pista si avvia molto docilmente verso l’incontro con la pista Direttissima: poche centinaia di metri separano il bivio dall’altra pista che arriva da sinistra. Occhio all’incrocio, come al solito: non utilizzatelo, come fanno in molti purtroppo, come se fosse un trampolino per eseguire salti e acrobazie.
All’incrocio con la Direttissima la pista diviene nuovamente “ripida” (sempre di pendenze appenniniche si parla naturalmente): il muretto conduce al lunghissimo pianoro finale, che per i principianti diventa il campo scuola “Asso di Fiori”. Come nel caso dell’altro tratto finale (che porta al Cantore), le emozioni sono limitate e le velocità ridotte: allenatevi pure sulla scorrevolezza, questi lunghi tratti pianeggianti sono perfetti per capire come fare velocità sugli sci
Se volete sapere qualcosa di più sulle piste del Monte Amiata seguite i link sparsi nell’articolo ed esplorate la nostra stazione!