La montagna si risveglia piano piano dall’inverno, i prati iniziano a rifiorire, le gemme sugli alberi iniziano a schiudersi, i boschi si riempiono di cinguettii e di dolci suoni. L’aria è ancora fresca, in particolare al mattino e alla sera, ma nelle ore centrali del giorno il sole dona un leggero e piacevole tepore.
In questa autentica rinascita cui ogni anno abbiamo la fortuna di assistere come spettatori, arriva il weekend della Pasqua e le idee su cosa poter fare dalle nostre parti sono davvero tante. Ve ne proponiamo solo alcune.
Una visita alle sorgenti di Vivo d’Orcia e all’Ermicciolo. È un posto magnifico, fiabesco, un luogo che è sempre stato importante ma che sempre di più lo sta diventando in un’epoca in cui, con tristezza, si è costretti a parlare di siccità. Le sorgenti e l’Ermicciolo di Vivo d’Orcia sono un luogo antico che custodisce uno dei beni più preziosi per l’uomo: l’acqua. Qui, grazie ad una visita guidata, sarà possibile scoprire la storia di questo elemento così importante e così caratterizzante per la nostra montagna. Saperne di più su qualcosa che forse troppo spesso diamo per scontato ci aiuta a capirne di più sulla storia delle sorgenti e sulla loro importanza per la vita di ognuno di noi.
Il Parco Museo Minerario. Se non lo avete ancora fatto è arrivato davvero il momento di pensare ad una visita alla miniera di Abbadia San Salvatore. Il Parco museo racchiude la memoria e la storia di una comunità che per circa un secolo si è dedicata quasi esclusivamente all’estrazione cinabrifera e alla produzione mercurifera. Oltre al museo multimediale e alla visita in galleria, il museo si è recentemente arricchito di nuovi percorsi tutti da scoprire.
Uno sguardo agli altri musei. Oltre al Parco Museo Minerario ci sono anche altri musei sui borghi del Monte Amiata che vale la pena visitare almeno una volta. Oltre al Museo dell’arte sacra sempre ad Abbadia, sono sicuramente da vedere il MACO (Museo di Arte e Cultura Orientale) ad Arcidosso, il Museo dell’olio a Seggiano o la Casa Museo di Monticello Amiata.
Immancabile, come sempre, una visita al Fosso bianco con la sua Balena bianca a Bagni San Filippo, per rilassarsi tra le acque termali che naturalmente sgorgano ai piedi della Montagna e a due passi dai panorami della Val d’Orcia. E se si vuole rimanere all’aria aperta c’è il Parco Faunistico di Monte Labbro, per scoprire da vicino la fauna tipica (e talvolta unica) del Monte Amiata.
A tutto questo non dimenticate di aggiungere la consueta possibilità di fare trekking sui sentieri della montagna, tra faggete e castagneti. Sono in programma anche escursioni a cavallo. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti.