Il Palio di Castel del Piano si corre ogni anno l’8 settembre. E’ uno dei tanti palii del Monte Amiata e delle province di Siena in generale, sicuramente il più significativo dal punto di vista tecnico: perché c’è la tratta dei cavalli, perché si corre in piazza, perché la piazza è costruita sulla forma di Piazza del Campo e inoltre si assiste alla corsa gratuitamente, proprio come a Siena!
La storia parla di corse e manifestazioni equestri da secoli, per i festeggiamenti in onore della Santissima Madonna delle Grazie. Già nel 1402 la Repubblica di Siena, sotto la quale si trovava Castel del Piano da tempo, autorizzò – in cambio della fedeltà alla repubblica dimostrata dagli abitanti cioli – una Fiera di Merci e Bestiame per la data del 9 settembre. Almeno da allora quindi si hanno tracce di corse svolte il giorno antecedente la Fiera.
Il sito del Comune riporta queste notizie in merito alla nascita del Palio di Castel del Piano:
L’illustre storico, accademico dei Georgofili, Ildebrando Imberciadori (1902-1995), ha ipotizzato che le prime corse, dette carriere, possano essere iniziate proprio in quel periodo, con sfide tra i mercanti e i barrocciai accorsi per la grande festa. Dal 1431 con la leggenda legata alla SS. Madonna delle Grazie (pregevole opera su fondo oro attribuita al quattrocentista senese Sano di Pietro), diviene principalmente una festa religiosa.
La leggenda radicata nella tradizione, vuole che questa immagine fosse venerata in una piccola cappella della campagna di Sorano, posseduto, in quei tempi, dai conti Aldobrandeschi di Santa Fiora.
E fu appunto durante una delle frequenti guerre tra Siena e gli Aldobrandeschi, nel 1430, che quattro soldati di Castel del Piano, che combattevano a fianco di Siena,furono salvati grazie all’intervento della Vergine Maria. L’esercito senese era accampato nei pressi di Sorano e i quattro soldati, Vagheggini, Ricci, Donati e Arrighi, decisero di visitare la sacra effige. E fu proprio l’immagine della Madonna di fronte a cui essi si erano raccolti in preghiera, che li avvertì che i nemici erano vicini ed in gran numero e che avrebbero distrutto l’oratorio.
I quattro, dunque, fuggirono per salvare la tavola e se stessi e, tornati a Castel del Piano, la deposero nella piccola cappella fuori delle Mura, davanti alla Porta Pianese.
Una leggenda affascinante. La realtà del Palio di Castel del Piano attuale però, al di là di interessantissimi approfondimenti storici (si parla veramente di Palio dal 1771), va ricercata a partire dal 1968. Wikipedia sul Palio di Castel del Piano scrive così:
Nel 1968, il comitato per i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie di Castel del Piano, con un’ardita iniziativa, decise di organizzare, riformandole, le carriere e il palio che si correvano nei tre giorni precedenti la fiera del 9 settembre. Da sempre il paese era stato diviso in zone: il Poggio, il nucleo medioevale del paese, il Borgo, l’antico percorso del fossato, le Storte, la zona al di là di piazza Madonna e il Monumento, i campi di San Giovanni, chiamati così per l’antica presenta della pieve di San Giovanni Decollato. Il Comitato decise di rendere effettive queste decisioni e divise il paese in quattro contrade, appunto Poggio, Borgo, Storte e Monumento, a ciascuna contrada furono assegnati due colori estratti a sorte a cui, negli anni novanta, è stato affiancato la listatura con il colore delle storiche compagnie laicali, una per contrada e con una storia antichissima alle spalle.
Quindi oggi abbiamo 4 contrade: Borgo, Monumento, Storte e Poggio. Come in ogni Palio che si rispetti, ogni contrada è caratterizzata da una precisa identificazione cromatica e territoriale:
Borgo – comprende tutto il Corso Nasini di Castel del Piano, la Pianetta, Fonte Vecchia lungo la strada delle Ciaccine e la zona del paese verso Seggiano. I colori sono Rosa e Viola, con listature nere
Monumento – comprende un vasto territorio dai campi di San Giovanni a via del Fattorone, con i viali e le zone “nuove” del paese. I colori sono rosso e blu, con listature bianche
Storte – il territorio della contrada delle Storte comprende piazza Garibaldi e la zona che va da via del Fattorone e da via dei Mulini, estendendosi fino alle frazioni di Montegiovi e Montenero. I colori sono bianco e nero, con listature celesti
Poggio – la contrada del Poggio è la contrada del “paese vecchio” di Castel del Piano, così come riportato nel simbolo. Il territorio è quindi principalmente rappresentato dall’antico borgo. I colori sono verde e giallo, con listature rosse
Ogni contrada del Palio di Castel del Piano ha il suo santo patrono e la relativa Festa Titolare della Contrada che si tiene nel mese di agosto, inaugurando il lungo periodo di attività delle contrade fino al Palio dell’8 settembre.
Il patrono di Borgo è San Francesco d’Assisi e la festa titolare della Contrada di Borgo è il 2 agosto; il patrono del Monumento è San Giovanni Decollato, con Festa Titolare il 29 agosto; il patrono del Poggio è il Santissimo Corpo di Cristo, con festa titolare nel giorno del Corpus Domini (8 agosto); mentre il patrono delle Storte è la Madonna Assunta con relativa festa titolare a Ferragosto, il giorno 16.
Naturalmente, un po’ come a Siena – e come in tutte le città di Palio – la vita delle Contrade non si esaurisce nel periodo delle corse dei cavalli ma anima tutto l’anno solare.