Come fare un tuffo nel passato. L’Offerta dei censi, che anche quest’anno tornerà ad animare le vie del borgo di Abbadia San Salvatore nel fine settimana dal 6 all’8 luglio non è una semplice “festa” ma un momento in cui riscoprire una parte fondamentale della storia del paese grazie al reenactment.
Reenactment è quella pratica sempre più diffusa che va ben oltre la rievocazione, ma presuppone la riscoperta vera e propria di un determinato periodo storico, recitandolo, interpretandolo e riportandolo in vita.
Per secoli infatti, grazie all’importante ruolo della sua abbazia (prima benedettina, poi cistercense), Abbadia, o per meglio dire Castel di Badia, è stata una realtà più viva che mai in epoca medievale. L’abbazia, grazie anche al suo florido scriptorium, è stata uno dei centri culturali e spirituali più importanti dell’Italia Centrale e il borgo che vicino ad essa si è sviluppato, è stato testimone di una notevole attività sociale e politico-amministrativa.
L’Offerta dei censi è a tutti gli effetti un’esperienza di reenactment. Sulla base degli studi compiuti dall’Università di Siena sugli usi e costumi dell’epoca medievale, sui mestieri più caratteristici della vita nel borgo, sull’organizzazione civile, sulle pratiche consuetudiarie, Castel di Badia torna a rivivere ogni anno riproponendo i mestieri, le sfilate di nobili e cavalieri, la cucina e i sapori, sfruttando al massimo il potenziale del suo centro storico così straordinariamente conservatosi all’interno delle mura.
Tutto comincerà venerdì 6 luglio con la sfilata in costume dal borgo fino al monastero. In questa occasione verrà rievocata la concessione da parte dell’abate dello svolgimento del mercato sabbatico. Questo il momento che darà il via alla vita nel castello e tra le sue taverne, i momenti di recitazione in piazza, le occasioni di riscoperta di professioni antiche come il cartaio, il ceraio e altri ancora, Castel di Badia tornerà a mostrarsi come un piccolo scrigno di tesori perduti nel tempo.
Il momento clou arriverà domenica 8 luglio quando i figuranti daranno vita all’Offerta dei Censi. Un corteo di nobili e contado, fabbri, falegnami, tessitrici, lanaioli, il podestà, i priori, il camerlengo e le altre figure raccontate dalle carte emerse dagli studi, percorrerà un tratto della Via Francigena e raggiungerà l’Abbazia di San Salvatore.