C’è un piccolo evento nato negli ultimi anni ad Abbadia che è partito quasi in sordina, senza proclami particolari, ma che progressivamente ed in poco tempo ha assunto prestigio per i nomi che si sono succeduti nella lista dei premiati.
Si tratta del Premio Letterario Città delle Fiaccole.
Nato tre anni fa con la volontà di aggiungere un evento culturale di livello all’iterno del già ricco calendario di appuntamenti dedicati al Natale, il Premio Letterario Città delle Fiaccole ha visto alternarsi sul palco in questi tre anni altrettanti scrittore di livello nazionale ed internazionale. Il premio (che beninteso non è un concorso, ma un ricooscimento) vuole premiare autori che abbiano scritto romanzi afferenti ad uno dei tre temi cari al Natale di Abbadia San Salvatore e che sono, appunto, il Natale, il fuoco, la montagna.
Nella primissima edizione del 2017 a vincere il premio fu Andrea Vitali che con il suo Manone (Cinquesensi), un’opera a metà tra il romanzo e il fumetto e con le illustrazioni di Bruno Ritter, aveva raccontato una storia di una difficile integrazione all’intero del microcosmo di un villaggio montano.
L’anno seguente il premio è andato a Luca Bianchini, celebre scrittore torinese, con La cena di Natale (Mondadori) dove il tema natalizio faceva da sfondo al secondo capitolo delle vicende di Ninella, don Mimì, Chiara e Damiano di Io che amo solo te.
Quest’anno, nel 2019, il premio è andato a Franco Faggiani che ha raccontato una storia molto toccante di un rapporto con la montagna che va oltre il semplice concetto di fuga dal trambusto della vita di città e riguarda anche se stessi e il proprio essere, con la montagna come sfondo e vista come una sorta di cura. Questo, e molto più di questo, è il suo commovente La manutenzione dei sensi (Fazi).
In tre anni un Albo d’oro mica da poco!
E adesso chi in questi anni si è occupato della sua organizzazione e della sua buona riuscita sta già pensando di consolidare il premio, di strutturarlo con un vero e proprio statuto e una giuria altamete qualificata, ampliando la partecipazione all’organizzazione e magari trasformarlo in qualcosa di più, dove il premio sia la ciliegina sulla torta di un evento dal richiamo culturale di livello nazionale.
Ma per adesso non sveliamo oltre.
Per un premio letterario che sta nascendo i questi anni ce n’è uno che da molti anni onora Abbadia San Salvatore con la sua presenza.
Stiamo parlando del premio Un monte di Poesia, un concorso poetico che vede la collaborazione tra la Proloco, il Comune di Abbadia e l’Accademia Alfieri di Firenze, che richiama sull’Amiata moltissimi appassionati durante il periodo delle feste d’autunno e che da sempre è un grande successo di pubblico e partecipanti.
Il premio, oltre ad una sezione dedicata alle poesie a tema libero, si articola anche in una sezione che ha per protagonista la montagna e una rivolta ai giovani.
Da diversi anni poi viene riconosciuto anche un premio al poeta del territorio che vuole essere un riconoscimento agli appassionati di poesia che risiedono in zona.