Il centro storico di Abbadia San Salvatore è il più grande centro urbano medievale della Toscana che sia sorto attorno ad un’abbazia.
Il primo documento che attesta l’esistenza di Castrum Abatiae (Castel di Badia) è del 1094. Probabilmente il centro abitato si è strutturato intorno al secolo XI ad appena 200 metri dall’abbazia benedettina fondata in epoca longobarda nel VIII secolo. Si ipotizza che siano stati almeno in parte gli abitanti dei vicini villaggi di Callemala e Voltole (situati nella valle del fiume Paglia) ed altre famiglie provenienti dal contado circostante a riunirsi in quel primo e più antico agglomerato urbano che è la Castellina.
La Castellina: dove si trova?
Se si guarda una foto aerea del borgo ci si renderà conto di come la Castellina (o Castello) abbia una conformazione completamente diversa dal resto delle vie del centro storico, con il piccolo agglomerato di case che guarda verso nord-est a formare una struttura elicoidale con l’antico edificio dello Spedale di Santa Maria ad Valetudinarium che ne delinea il confine meridionale.
Le espansioni successive riflettono l’ampliamento delle mura cittadine e della popolazione nei secoli. Sugli stipiti delle porte in epoca rinascimentale e moderna iniziarono a comparire i primi simboli raffiguranti le arti e i mestieri delle famiglie che abitavano le case. Fabbri, lanaioli, calzolai.. Oltre ovviamente alle insegne degli uffici istituzionali che si sarebbero conservate anche in epoca contemporanea e poi fino ai giorni nostri.
Le porte del borgo di Abbadia
La parte superiore del castello che si sviluppò sul promontorio che oggi costeggia Viale Roma (la via centrale di Abbadia dove si trova il palazzo municipale) era cinta da mura alle quali si poteva accedere attraverso 4 porte.
La Porta dell’Abbadia era quella più importante (oggi si trova accanto a Piazza XX Settembre, all’inizio di Via Cavour).
Porta Nuova fu costruita per dare uno sbocco verso la valle ad est, con l’imponente struttura del Torrione, eretto nel XIII secolo, più o meno nello stesso periodo in cui il popolo di Abbadia otteneva una delle prime Carte Concesse della storia d’Europa dai monaci di San Salvatore.
La Porta del Cassero è invece oggi rinvenibile vicino a Piazza Gramsci dove si trova il monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, mentre la Porticciola guarda alla pendenza verso sud e segna il passaggio dal castello al borgo costruito a ridosso delle mura meridionali.
I terzieri di Abbadia
L’antico borgo era suddiviso in Terzi (o Terzieri).
Il Terziere Maggiore ingloba anche la più antica area della castellina e corre lungo quella che per molti secoli fu la più importante via del paese: Corso Maggiore (oggi Via Filippo Neri). Si estendeva verso sud a ricomprendere anche la chiesa di Sant’Angelo e le mura verso est.
Il Terziere dei Fabbri rappresenta un’ulteriore espansione caratterizzata dalla fioritura di un ceto artigiano e mercantile e comprende tutta l’area del castello che oggi affaccia sulla centralissima Viale Roma fino alla Piazza del Mercato.
Il Terziere di Borgo fu l’ultimo a nascere come aggregazioni successive del contado in un unico agglomerato urbano. Esso comprende tutta l’area a valle della Porticciola fino a Piazza della Repubblica, alla chiesa di San Leonardo e all’area della Porta dei Mulini.
Quasi all’incrocio tra i terzieri ecco che si trova la Chiesa di Santa Croce che fu consacrata come chiesa plebana nel 1221 ma che venne distrutta da un incendio nel 1791. La realizzazione dell’attuale edificio risale al 1801.