In questo articolo vogliamo parlare di una curiosa attività che gli appassionati di botanica dell’Amiata stanno conducendo da anni: il censimento della Pera Picciòla
Biodiversità sul Monte Amiata
L’Amiata è uno scrigno che conserva tesori di flora e fauna di notevole interesse.
La biodiversità qui è di casa!
“L’ultima eruzione vulcanica è avvenuta 160.00-200.000 anni fa lasciando un terreno calcareo-ferroso (attuale zona di Pian dei Renai). Dopo la comparsa del vulcano il terreno ha subito un enorme cambiamento, lasciando qua e là zone argillose, come quelle del Podere Biagiotti e Santa Fiora.
Qui cresce il Barbabecco, l’Assenzio dei Creti e poco più su la Rosa Calica, rosa rarissima.
Proprio per questa diversificazione del terreno, e per il fatto che l’Amiata si trova isolata da altre catene montuose, presenta un elevato numero di sottospecie ed endemismi (specie costrette a vivere in ambiente circoscritto e completamente assenti in altre parti del mondo).
Alcune di queste sono il Crocus, la Viola Etrusca, lo Spillo di Dama”
(estratto da http://www.abbadianews.it/monte-amiata-le-insalate-di-campo-incontro-con-augusto-de-bellis/ )
Una delle specie più conosciute, specialmente in tempi recenti, è la particolare pera picciola.
Esiste solo ad Abbadia (ne parliamo qui)
L’associazione di tutela
L’associazione culturale Pera Picciola, che nasce con l’obiettivo di censire, tutelare, studiare e conservare questo frutto si presenta così nel suo sito:
“Siamo ungruppo di appassionati ed amanti della natura, dei suoi molteplici prodotti e del vivere sano.
Ci appassiona in particolare il Monte Amiata, dove tutti viviamo, ed i suoi innumerevoli eccellenti prodotti che la natura ci regala quotidianamente.
Tra questi in particolare la storia della “pera picciola”, prodotto dei poveri negli anni inizio novecento, rivalutata in questi primi anni del duemila.”
potete consultare il loro sito qui
Intervista a Roberto Guerrini
Abbiamo fatto alcune domande a uno degli esponenti più appassionati dell’associazione Pera Picciòla: Roberto Guerrini
Roberto è guida ambientale, lavora sull’Amiata, in Toscana e in Italia da anni, gestisce il parco avventura Indiana Park alle Macinaie…
… ma soprattutto è un appassionato vero di natura e tutto ciò che ha a che fare con essa.
Ecco alcune domande a Roberto
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Cosa è l’associazione e quando è nata?
L’associazione è nata ormai diversi anni fa anche se 2 anni fa è stata ricostituita per poter cambiare lo statuto, il che ci ha dato la possibilità di occuparci non solo della pera picciola, ma anche di altri frutti in abbandono, specie vegetali rare (se non uniche) e di prodotti tipici del territorio.
Perciò abbiamo allargato orizzonti geografici e “politici”, non solo Abbadia e la pera picciola, ma l’Amiata-Val d’Orcia e le sue unicità.
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Che obiettivi avete? Organizzate eventi o divulgazione di vario tipo?
Uno degli obiettivi dell’ associazione oltre che di raccogliere informazioni e cercare un collante fra i produttori del territorio è proprio la divulgazione
Quindi negli anni abbiamo organizzato convegni, eventi di vario tipo e promosso pubblicazioni scientifiche e divulgative su prodotti piante e loro usi.
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Il censimento della Pera Picciòla: come lo state organizzando?
Il censimento di Alberi storici è un impegno che che ci siamo presi in carico per cercare di raccogliere più informazioni possibili.
Il territorio su cui insistiamo è molto piccolo essendo la pera Picciola un frutto che cresce SOLO tra Abbadia e Vivo d’Orcia, tra i 600 e 1000 mt circa
Ciò nonostante non sappiamo quante e dove siano gli alberi esistenti, quindi la prima fase è un vero e proprio processo di intelligence: “conosci qualcuno che c’ha un pero picciolo? e dov’è?” da lì parte la ricerca sul campo
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Quanti alberi avete censito fin’ora?
Siamo arrivati una trentina di Peri
Abbiamo indicato per ognuno di essi la posizione gps, le dimensioni, l’età, il propietario e tutte le informazioni accessorie che riusciamo a recuperare.
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Che obiettivo ha il censimento?
Questi dati andranno alla Regione dove la pera picciola è inscritta come frutto antico e serviranno ai nuovi coltivatori per crescere le piante che stiamo diffondendo.
Negli ultimi anni abbiamo diffuso alcune centinaia di cloni.
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Quando sarete pronti a presentare qualche risultato?
Qualche risultato sarà presto pronto, mentre per avere un’indagine completa ci vorrà qualche anno del resto l’unico momento per fare questo lavoro è quando i frutti sono sulla pianta.
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Domanda personale: come ti piace di più la pera picciola?
C’è una ricetta con una rivisitazione moderna che è una torta con le pere e il cioccolato… ecco, mi ci potrei far male