Ci sono davvero tante opportunità per chi visita il Monte Amiata: oggi vogliamo parlare dell’organizzazione di gite organizzate in montagna.
In questo articolo infatti ecco alcuni consigli per chi si occupa di viaggi organizzati (pullman, gruppi, scolaresche, CRAL, associazioni e cose simili)
Abbiamo selezionato le attrazioni che secondo la nostra esperienza pluriennale sono più adatte a gruppi organizzati.
Infatti il Monte Amiata offre infinite possibilità di viaggio, ma non tutte sono adatte a comitive numerose.
Siamo infatti convinti, per fare un esempio, che lo splendido sentiero della Scalettaia, che porta da Pian della Piscina fino in Vetta all’Amiata sia davvero uno spettacolo. Ma non siamo affatto sicuri che sia consigliabile condurre sul ripido sentiero una cinquantina di persone dalle diverse condizioni fisiche, di preparazione atletica, età, forma, etc etc.
Quindi, ecco alcune attrazioni e modalità di fruizione ideali per gruppi organizzati.
Il museo minerario di Abbadia San Salvatore
Ne abbiamo parlato diverse volte nel nostro blog.
E’ una delle attrazoni in assoluto più visitate e ricercate della zona. Decine di migliaia di visitatori ogni anno.
Il Parco Museo Minerario è custode della memoria della Miniera di Mercurio del Monte Amiata.
Ricavato nell’ex area mineraria, offre la ricostruzione di una galleria (si visita con il trenino originale dei minatori), un museo multimediale inaugurato nel 2017, la torre dell’orologio, i percorsi esterni di archeologia industriale. L’area, immensa, offre la possibilità di apprezzare gli effetti dello sviluppo industriale nel corso di circa 75 anni.
E’ uno scrigno di memoria storica sull’attività che ha segnato la vita del nostro paese durante tutto il Novecento.
La vetta del Monte Amiata
A quota 1738, domina il panorama di tutta la Toscana del sud.
La vetta dell’Amiata è un luogo da non perdere quando si viene da queste parti.
Si raggiunge percorrendo i 13 km che la dividono da Abbadia, attraversando la ricca e famosa faggeta per arrivare (su strada) fino ai 1680 metri. Si può parcheggiare comodamente nei parcheggi di nuova costruzione (inaugurati nell’autunno 2019). Gli ultimi 400 metri si percorrono a piedi: una camminata tutto sommato fattibile – per chi vuole, chi non vuole può godersi il prato ai piedi della pista – che viene abbondantemente ripagata dai panorami che si scorgono.
Sia da sotto la croce monumentale, sia da altri punti d’interesse poco distanti (la Madonnina degli Scout e la pista Panoramica per fare due esempi)
Stupenda la Vetta ma, naturalmente, meraviglioso anche il percorso per arrivare fin lì da Abbadia: i boschi di castagni, gli imponenti faggi, i verdissimi prati e tutte le ricchezze della montagna. E ovviamente, da non perdere anche i bar e i rifugi dove gustare una bevanda calda o assaggiare qualche specialità del territorio, come una fetta di Ricciolina o un salume di cinta senese.
Le sorgenti del Fiora
Visita guidata alle sorgenti del fiume Fiora, oggi uno dei più importanti bacini idrici della Toscana Meridionale. Un suggestivo percorso sotterraneo alla scoperta dei luoghi dove nascono le acque della montagna.
Le sorgenti si trovano a Santa Fiora, uno dei borghi più belli d’Italia, un grazioso paesino che si sviluppa dalla famosa Piazza Garibaldi fino alla peschiera, un meraviglioso parco-giardino con un laghetto proprietà prima dei Conti Sforza e poi Aldobrandeschi.
Il museo dell’Olio di Seggiano
Un progetto museale diffuso che si snoda nel centro storico di Seggiano che dà il suo nome all’olio DOP di Olivastra seggianese. Il museo è un percorso innovativo e coinvolgente che parte dalla grande cisterna situata sulla cinta muraria dove al suo interno è stata creata un’installazione unica nel suo genere.
Si tratta di un olivo recuperato da una frana sospeso in questo grande spazio con le sue radici. Questa pianta è la più grande del mondo alimentata con tecnologia aeroponica; in pratica vapore acqueo.
Seggiano offre anche lo splendido giardino di Daniel Spoerri, un parco-museo all’aria aperta più unico che raro.
Castelli, rocche e borghi
Le rocche aldobrandesche del Monte Amiata testimoniano il legame tra il passato medievale della montagna e la famiglia dei conti Aldobrandeschi durante tutta l’epoca medievale ma in maniera particolare tra X e XIV secolo.
I luoghi più belli da vedere sono il paese di Santa Fiora, il castello di Arcidosso, il castello di Piancastagnaio, il castello di Radicofani e le rovine del castello di Castiglione d’Orcia.
Si possono visitare quasi tutte prendendo contatti con le Pro Loco o i Comuni di riferimento: siamo qui anche per questo.
Feste e sagre: le più famose
Il Monte Amiata conserva una ricca tradizione di feste e sagre paesane. Famose in tutto il mondo le Fiaccole di Natale di Abbadia San Salvatore, celebri i palii di cavalli della zona, vive e partecipate le celebrazioni in ogni momento dell’anno (dalle befane, al carnevale, dalle tradizioni per ferragosto a quelle legate al Natale)
Tuttavia è #AmiatAutunno che ormai da anni fa la parte del leone.
Un mese di feste dedicate alla stagione più colorata: da fine settembre fino al ponte di Ognissanti (con il Crastatone) ogni fine settimana offre la possibilità di godere di una di queste sagre.
Castagne, funghi, vino, olio, prodotti tipici, mercatini, spettacoli, degustazioni, visite guidate e approfondimenti. Tutto dedicato alle tradizioni dell’Autunno sul monte Amiata