Funghi sul Monte Amiata
Qualcuno ha già ottenuto grandi risultati, qualcuno ha i suoi posti e non li condivide con nessuno, altri aspettano le prossime giornate di sole. Fatto è però che tutti gli appassionati sperano in una grande stagione di funghi sull’Amiata.
I giorni scorsi caratterizzati dall’alternarsi di giornate soleggiate ad acquazzoni estivi hanno già spinto i primi pionieri della fungatura stagionale a fare capolino nei boschi di castagno e di faggio alla ricerca dei primi funghi e soprattutto degli ambitissimi porcini. Qualcuno ha già portato a casa i primi frutti, ma sono i più bravi, quelli che hanno la loro “postaia“, come si usa dire dalle nostre parti.
Poche semplici regole da seguire
Ma se cercare i funghi sull’Amiata, raccoglierli, passeggiare nella tranquillità del bosco accompagnati dal cinguettio degli uccelli e dal fruscio delle foglie che lentamente si ingialliscono è una passione che accomuna molti, è anche vero che ci sono poche semplici regole da seguire per la raccolta dei funghi che servono a tutelare il bosco e a rispettare il suo ecosistema.
Prima di tutto per la raccolta dei funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione che viene rilasciata dalla Regione Toscana. L’autorizzazione è valida su tutto il territorio regionale a patto che non ci si spinga all’interno di un’area considerata parco regionale (per la quale potrebbero essere previste norme ulteriori e specifiche). Il costo dell’autorizzazione per i non residenti in Toscana è di 15 euro per un giorno, 40 euro per sette giorni, consecutivi, oppure 100 euro per un anno. La data o l’indicazione della settimana devono essere obbligatoriamente aggiunte nella causale dopo la dicitura ‘Raccolta funghi’. Il limite di raccolta giornaliero per persona è di tre chilogrammi a testa, salvo il caso di un singolo esemplare o più esemplari concresciuti di peso superiore. È assolutamente vietata la raccolta di esemplari di tre particolari specie: nel caso in cui la dimensione del cappello sia inferiore a quattro centimetri per il genere Boletus sezione Edules (porcini), due centimetri per l’Hygrophorus marzuolus (dormiente) e per il Lyophyllum gambosum (prugnolo). È vietata inoltre la raccolta dell’ovolo buono quando non sono visibili le lamelle.